mercoledì 5 febbraio 2014

Escursione alla Chiesa di Pino




Domenica 23 febbraio 2014     dalle 9.30 alle 16.00



Partenza presso Castello ( piazza antistante la chiesa dell'Assunta) da raggiungersi a piedi da Gragnano o con auto proprie.

Raduno alle ore 9,30 partenza entro le 10 

Durata percorso : 110 min all' andata - 80 minuti al ritorno

Attrezzatura : Scarpe da trekking, kway, borraccia d'acqua almeno 1 lt, maglia di ricambio.

Arrivo a Pino previsto entro le ore 13 , lì visiteremo la chiesa e pranzeremo. Rientro alle auto entro le 16

Pranzo a sacco, se possibile portare anche cibo da condividere
Attenzione : L' escursione è facile ed adatta a tutti , tuttavia è assolutamente consigliabile l' uso di scarpe da trekking. Il circolo Woodwardia si esonera da ogni responsabilità per danni subiti dai partecipanti ( sia soci che non soci).


Dare un cenno di partecipazione ( sulla bacheca dell'evento) entro l'8 febbraio.


Storia della Chiesa di Pino :
<La Repubblica Amalfitana, intuendo l’importanza strategico – militare della collinetta di Pino, fece fortificare il “Castrum Pini”, trasformandolo da semplice torre in castello inespugnabile a difesa del territorio. Ciò consentiva il controllo di tutta la Conca e si dimostrò valido centro di difesa, quando agli inizi dell’ XI secolo schiere di Longobardi invasero il territorio rendendo incoltivabili le terre di pertinenza del castello. Solo successivamente con le incursioni saracene, sembra fu fatto erigere il castello di Gragnano per rafforzare la linea di difesa.



Attorno al Castello di Pino, cinto di solide mura, guardiole e torricelle, costruirono le loro residenze numerose famiglie, in cerca di maggiore sicurezza, una di queste, la famiglia D’Angillano, edificò (su di una presistente cappella, alla quale si accedeva tramite una scala) nel 1317, la magnifica Chiesa di Santa Maria del Pino, un gotico a tre navi con astrico antico, gravemente danneggiata dal sisma del 1931 e, soprattutto dal quello del 1980. Su tutta la collinetta sono ancora oggi sparsi resti delle antiche costruzioni abbandonate, oltre a ruderi di chiese abbandonate da secoli un tempo mete di numerosissimi pellegrinaggi (quella di san Giacomo, di Santa Barbara, di Santa Margherita e più su quella del Salvatore a Lattara).>






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